Ciao Organetto1 [] mi permetto di intromettermi nel discorso...
Mi sono interessato a questo argomento un po\' di tempo fa, incuriosendomi molto. Premesso che sono un appassionato di musica Progressive, quindi alquanto \"strana\", mi sento di affermare, concordando con \"musica11\", che il sistema microtonale non può risultare il migliore da prendere in considerazione. O per lo meno non adesso. Questo perchè il sistema delle \"note tra le fessure del pianoforte\" richiederebbe una rivoluzione musicale radicale. L\'armonia subirebbe drastici cambiamenti, gli intervalli non sarebbero più gli stessi... Ho sperimentato io stesso un sistema di notazione basato su scala esadecafonica, quindi 16 note in un\'ottava: il sistema ARMODUE, non so se ne hai mai sentito parlare. Ebbene, pur riuscendo a ricavare nuove forme di armonizzazione, difficilmente sono potuto andare incontro a melodie che siano tali, ovvero piacevoli all\'orecchio: se non riducendomi comunque al sistema dodecafonico. Tutto ciò con una tastiera opportunamente intonata tramite midi. Poi, come ho già detto, da appassionato di Progressive, posso dirti che strumenti che suonino in microtoni esistono di già, violino escluso: i sintetizzatori (Moog) ed il Theremin. Quest\'ultimo si basa sulla variazione di un campo magnetico in concomitanza ad un impulso elettrico che si tramuta in suono. L\'intonazione, in questo particolare strumento, non cambia mai drasticamente, ma sempre in modo legato, ovvero percorrendo tutto l\'udibile umano. Per quento riguarda i sintetizzatori, tramite le Bending Wheel si ottiene lo stesso risultato. In conclusione, io ritengo che un sistema microtonale ora come ora non sia pienamente attuabile se non in sprazzi in mezzo all\'impiantato sistema equabile. Ma non per conservazione del passato; semplicemente perchè non siamo ancora pronti al cambiamento. Io sono il primo ad appoggiare l\'innovazione, ma capirai che un rivoluzionario sistema musicale prevederà anche un ri-adattamento degli strumenti musicali (pianoforti con più tasti neri/bianchi, a seconda del sistema scelto), e quindi ingenti investimenti... da parte di chi? In ultima battuta, mi trovo decisamente in contrasto con l\'applicazione della microtonalità all\'organetto; primo, perchè si andrebbe ad intaccare un patrimonio storico dal peso importantissimo; secondo, perchè, per me, la bellezza e la difficoltà dell\'organetto sta proprio nel riuscire ad estrapolare da una scala diatonica le più svariate composizioni... la suddivisione microcromatica lasciamola ad altri strumenti... []
Tutto questo, ovviamente, secondo il mio modesto e sindacabile parere...
Detto ciò, ti appoggio pienamente nel tuo spirito di innovazione []
Mi sono interessato a questo argomento un po\' di tempo fa, incuriosendomi molto. Premesso che sono un appassionato di musica Progressive, quindi alquanto \"strana\", mi sento di affermare, concordando con \"musica11\", che il sistema microtonale non può risultare il migliore da prendere in considerazione. O per lo meno non adesso. Questo perchè il sistema delle \"note tra le fessure del pianoforte\" richiederebbe una rivoluzione musicale radicale. L\'armonia subirebbe drastici cambiamenti, gli intervalli non sarebbero più gli stessi... Ho sperimentato io stesso un sistema di notazione basato su scala esadecafonica, quindi 16 note in un\'ottava: il sistema ARMODUE, non so se ne hai mai sentito parlare. Ebbene, pur riuscendo a ricavare nuove forme di armonizzazione, difficilmente sono potuto andare incontro a melodie che siano tali, ovvero piacevoli all\'orecchio: se non riducendomi comunque al sistema dodecafonico. Tutto ciò con una tastiera opportunamente intonata tramite midi. Poi, come ho già detto, da appassionato di Progressive, posso dirti che strumenti che suonino in microtoni esistono di già, violino escluso: i sintetizzatori (Moog) ed il Theremin. Quest\'ultimo si basa sulla variazione di un campo magnetico in concomitanza ad un impulso elettrico che si tramuta in suono. L\'intonazione, in questo particolare strumento, non cambia mai drasticamente, ma sempre in modo legato, ovvero percorrendo tutto l\'udibile umano. Per quento riguarda i sintetizzatori, tramite le Bending Wheel si ottiene lo stesso risultato. In conclusione, io ritengo che un sistema microtonale ora come ora non sia pienamente attuabile se non in sprazzi in mezzo all\'impiantato sistema equabile. Ma non per conservazione del passato; semplicemente perchè non siamo ancora pronti al cambiamento. Io sono il primo ad appoggiare l\'innovazione, ma capirai che un rivoluzionario sistema musicale prevederà anche un ri-adattamento degli strumenti musicali (pianoforti con più tasti neri/bianchi, a seconda del sistema scelto), e quindi ingenti investimenti... da parte di chi? In ultima battuta, mi trovo decisamente in contrasto con l\'applicazione della microtonalità all\'organetto; primo, perchè si andrebbe ad intaccare un patrimonio storico dal peso importantissimo; secondo, perchè, per me, la bellezza e la difficoltà dell\'organetto sta proprio nel riuscire ad estrapolare da una scala diatonica le più svariate composizioni... la suddivisione microcromatica lasciamola ad altri strumenti... []
Tutto questo, ovviamente, secondo il mio modesto e sindacabile parere...
Detto ciò, ti appoggio pienamente nel tuo spirito di innovazione []